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PREVENZIONE DEI DANNI STRUTTURALI E PROTEZIONE

La prevenzione dei danni strutturali nasce quale insieme di direttive comportamentali da seguire, per evitare irreversibili conseguenze sia dal punto di vista dell’incolumità degli occupanti l’edificio che per la sua sicurezza e stabilità. Nel settore Edile e, soprattutto, nel ramo inerente la diagnostica strutturale, è stata riscontrata una carenza di educazione comportamentale, mirata alla salvaguardia del patrimonio immobiliare. L’azienda Indagini Strutturali srl grazie alla consolidata esperienza nel settore, si è resa capostipite della creazione di una Guida pratica sulla Prevenzione dei danni strutturali, in cui sono riportati i comportamenti opportuni da adottare, per ciascun segnale di criticità riscontrabile. Allo stesso tempo, si è adoperata per offrire un Servizio di Prevenzione dei danni strutturali, proiettato al supporto dei Tecnici di categoria e alla protezione. La Protezione che si offre, non è da intendersi soltanto quale detentrice dell’incolumità degli occupanti un edificio ma anche quello della tutela degli immobili esistenti e del loro valore. Questo avverrà mediante l’ausilio di controlli non distruttivi (NDT – Non Destructive Test), atti a preservare le costruzioni e a individuare un intervento celere e adeguato. L’individuazione corretta e la risoluzione tempestiva garantiranno la giusta prevenzione dei danni strutturali. Il deterioramento strutturale presenta differenti campanelli d’allarme che possono derivare da una o molteplici cause scatenanti. Essi si distinguono in Segnali di criticità visibili e Segnali di criticità percepibili. Fortunatamente, alcuni di essi, possono essere facilmente identificati anche da personale non esperto in materia.

I SEGNALI DI CRITICITA’ VISIBILI

LESIONI (CREPE E FESSURE)

Perché si formano le crepe e le fessure nei muri? Come individuare le cause? Come comportarsi?

L’insieme delle crepe, delle lesioni su un paramento murario e delle lesioni di un elemento strutturale è definito Quadro Fessurativo. Esso rappresenta il più frequente avviso visibile di un problema all’edificio. (monitoraggi strutturali)

Come individuare le cause

Prima di addurre le lesioni (crepe e fessure) a una tipologia di causa è importante attenersi alle informazioni riportate nelle Guida pratica.

Per stabilire la causa, la gravità del danno strutturale e la pericolosità per gli occupanti l’edificio, è necessario osservare bene: l’ubicazione, la forma, la dimensione e la progressione (cioè la crescita nel tempo) della lesione.

A tal proposito, per quanto concerne l’ubicazione (informazioni sul grado di pericolosità), si distinguono le lesioni NON STRUTTURALI (crepe – fessure) dalle lesioni STRUTTURALI (crepe – fessure). Tra le due categorie, sicuramente, le seconde hanno un grado di pericolosità molto più alto.

LE FESSURE NON STRUTTURALI sono:

  • Fessure in corrispondenza di un cambio di materiale
  • Microfessure da ritiro
  • Fessure sulle pavimentazioni

LE FESSURE STRUTTURALI sono:

  • Fessure da flessione su travi o solette
  • Fessure diagonali da taglio
  • Fessure verticali
  • Fessure diagonali sui maschi murari

Le Fessure strutturali possono, alle volte, manifestarsi sotto forma di lesioni strutturali a specchio (cioè formarsi in modo analogo sulla parete muraria della zona confinante), svelando un’alterazione del comportamento strutturale che, in assenza di opportune verifiche, consentirebbe il perpetrarsi dei danni strutturali.

La forma (informazioni sulle cause), invece, prevede la distinzione tra:

  • Le crepe con andamento diagonale
  • Le crepe con estensione verticale
  • Le crepe con estensione orizzontale

Infine, la dimensione e la progressione (informazioni sulla pericolosità ed evoluzione) consente la distinzione tra:

  • La Crepa monitorata e inalterata negli anni
  • La Crepa monitorata con una veloce progressione dell’incrinatura
  • Le Crepe passanti
  • Le Crepe d’intonaco (superficiali)

Per risanare le crepe e le fessure nei muri, più o meno di lieve o vigorosa entità, non basta la sola ristrutturazione ma anzi, è altamente consigliato richiedere prima adeguati interventi di verifica delle cause e del grado di pericolosità delle lesioni strutturali, anche quelle più comuni. Poiché, in questo caso, i frequenti interventi di ristrutturazione, tendono a coprire le crepe e le fessure, sanandole SOLO SUPERFICIALMENTE, senza arginare i problemi strutturali da cui derivano.

Come comportarsi

E’ opportuno non sottovalutare nessuna tipologia di lesione, richiedendo “tempestivamente” un sopralluogo ad esperti in prevenzione dei danni strutturali.

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Raccontaci il tuo caso e ti contatteremo appena possibile per aiutarti a mettere in sicurezza la tua struttura.

OSSIDAZIONI DELLE BARRE D’ARMATURA (LE BARRE OSSIDATE)

Perché si formano le ossidazioni delle barre d’armatura (le barre ossidate)? Come individuare le cause? Come comportarsi?

Le ossidazioni delle barre d’armatura sono danni visibili di deterioramento strutturale negli edifici in cemento armato. (Indagini Georadar)

Come individuare le cause

Prima di addurre l’ossidazione delle barre d’armatura ad una tipologia di causa è importante attenersi alle informazioni riportate nelle Guida pratica.

La durabilità del cemento armato è legata alla capacità del calcestruzzo (Indagini sul calcestruzzo) di proteggere le armature dai processi di corrosione.

Come comportarsi

Nel caso in cui si riscontri una tipologia di danno strutturale simile, è opportuno interpellare “nell’immediato” esperti in prevenzione dei danni strutturali che interverranno mediante accurato sopralluogo.

INFILTRAZIONI D’ACQUA NEI MATERIALI COSTITUENTI

Perché si formano le infiltrazioni d’acqua nei materiali costituenti? Quando preoccuparsi? Come comportarsi?

L’infiltrazioni d’acqua nei materiali costituenti è tra le cause principali di corrosione strutturale e di decadimento dei valori d’isolamento termico originari.

Quando preoccuparsi

Prima di addurre l’infiltrazione d’acqua ad una tipologia di causa è importante attenersi alle informazioni riportate nelle Guida pratica.

Le infiltrazioni d’acqua possono produrre ulteriori e frequenti segnali di criticità sia visibili che percepibili come:

  • L’umidità
  • La muffa
  • Il rigonfiamento intonaco

Queste manifestazioni in una struttura, possono riscontrarsi sia sugli elementi orizzontali (ad esempio il solaio) che sugli elementi verticali (ad esempio pareti murarie interne e/o pareti murarie esterne). (Indagini Termografiche)

Le fasi principali per individuare le cause sono:

  • La posizione dei segnali di criticità visibili (umidità, muffa, rigonfiamento intonaco)
  • La grandezza dei segnali di criticità visibili (umidità, muffa, rigonfiamento intonaco)
  • L’intensità delle macchievisibili dei segnali di criticità (umidità, muffa)
  • Macchie più o meno bagnate di umidità e/o muffa
  • Fuoriuscite di gocce d’acqua più o meno persistenti dalle macchie

Quando preoccuparsi

Quando le infiltrazioni d’acqua risultano gocciolanti, persistenti, copiose, estese si riscontreranno gravi danni alla struttura dell’edificio e conseguente minaccia per la sua stabilità e per la sicurezza degli occupanti.

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L’umidità

Può produrre effetti complementari a seconda della causa scatenante (ricerca umidità).

A tal proposito, va distinta tra:

  • Umidità da risalita (o Umidità ascendente), la cui causa è la presenza d’acqua nel terreno in fondazione. (Geognostica Indagini su Fondazione)
  • Umidità discendente, la cui causa è il contatto diretto dell’acqua meteorica (piovana) con il paramento murario e/o del solaio (tetto, pavimentazione). (Valutazione rischio Sfondellamento)
  • Umidità da condensa, la cui causa è data dalla trasformazione repentina del vapore acqueo in stato liquido per i frequenti sbalzi di temperatura.
  • Umidità da infiltrazione (o umidità meteorica), la cui causa è d’attribuirsi a vari fattori, tra cui: assenza di materiali isolanti; malfunzionamento dell’impianto e delle condutture; difetti dell’intonaco oppure di connessione tra infissi e muratura, etc.

Come comportarsi

E’ opportuno non sottovalutare nessuna tipologia di umidità, rivolgendosi “tempestivamente” a esperti in prevenzione dei danni strutturali che interverranno mediante accurato sopralluogo.

La muffa

Si manifesta attraverso macchie scure e in presenza di umidità negli ambienti, rappresentandone la condizione avanzata del problema.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), una prolungata esposizione agli ambienti umidi e alle muffe potrebbe arrecare gravi rischi per la salute. Di fatti è stato accertato che il sostare o l’abitare, quotidianamente, in ambienti con elevata percentuale d’umidità, sarà la possibile causa dell’insorgenza di:

  • Allergie da muffa;
  • Difficoltà respiratorie da muffa;
  • Congiuntivite da umidità e muffa;
  • Rinite allergica da umidità e muffa;
  • Asma bronchiale da muffa;
  • Problemi e/o gravi malattie degenerative delle articolazioni da umidità.
  • Problemi e/o gravi malattie polmonari.

Pertanto è indispensabile evitare la prolungata esposizione all’umidità, frequentando un ambiente salubre o aree non coinvolte, soprattutto per: i bambini, i neonati, le persone anziane, tutti gli individui che presentano pregresse affezioni dell’apparato respiratorio e un sistema immunitario indebolito. 

Per meglio individuare le aree salubri dell’ambiente da frequentare è importante attenersi alle informazioni riportate nelle Guida pratica.

Quando preoccuparsi

Quando si è propensi a combattere la muffa definitivamente, non ci si dovrà esimere dall’individuare prima la causa che la manifesta, per assicurarsi di debellare correttamente la sua formazione. 

Come comportarsi

E’ opportuno non sottovalutare nessuna tipologia di muffa, rivolgendosi “immediatamente” a esperti in prevenzione dei danni strutturali che interverranno mediante accurato sopralluogo.

Il rigonfiamento d’intonaco

Può derivare da danni sia strutturali che da infiltrazioni d’acqua.

Si può individuare:

  • Il rigonfiamento intonaco sul solaio (soffitto)
  • Il rigonfiamento intonaco sul paramento murario interno e/o esterno (muratura) (Indagini sulla Muratura)
  • Il rigonfiamento intonaco sul pilastro portante (potrebbero essere visibili le barre d’armatura). Questo segnale di criticità è il più allarmante, poiché evidenzia un principio di difetto strutturale.

Quando preoccuparsi

Questo fenomeno può non progredire nel tempo nei casi meno gravi, altrimenti potrebbe verificarsi l’espulsione dello strato di copriferro.

Come comportarsi

è opportuno non sottovalutare nessuna tipologia di rigonfiamento intonaco, rivolgendosi “rapidamente” a esperti in prevenzione dei danni strutturali che interverranno mediante accurato sopralluogo.

I SEGNALI DI CRITICITA’ PERCEPIBILI

LO SCRICCHIOLIO DA SHOCK TERMICO

Perché si manifesta lo scricchiolio da shock termico? Come individuare la causa? Quando preoccuparsi? Come comportarsi?

Lo scricchiolio da shock termico rientra tra i segnali di criticità percepibili più frequenti. È un rumore che può manifestarsi in  forma: lieve, persistente, elevata o alternata.

Come individuare la causa

Prima di addurre lo “scricchiolio” a uno “shock termico” o ad altro, è importante verificare e rispondere alle domande riportate nelle Guida pratica.

Soltanto dopo aver appurato la provenienza del segnale acustico e risposto accuratamente al quesito informativo della guida, sarà possibile procedere per individuare e definire la tipologia di segnale acustico riscontrato.

In linea generale, lo scricchiolio da shock termico è un fenomeno che può avere origine da assestamenti della struttura rispetto al terreno in fondazione.

Lo scricchiolio da shock termico (nei casi meno gravi) è da attribuirsi:

  • alla dilatazione termica dei materiali costituenti (indagini sui Materiali)
  • alle tubazioni idrauliche e termiche
  • agli sbalzi di temperatura

Qualora il segnale acustico dovesse provenire dal solaio, è consigliabile effettuare il controllo della presenza delle tubazioni (rilievo impianti). Diversamente, si dovrà addurre ad altra causa il suo manifestarsi, con ulteriori controlli, tra i quali (Valutazione rischio sfondellamento):

  • Verifica difformità del solaio pavimentato
  • Verifica difformità del solaio di copertura

Quando preoccuparsi

Lo scricchiolio da shock termico così come altri segnali acustici, indicano in ogni caso una fase di criticità strutturale in atto, soprattutto quando i rumori sono persistenti, elevati o alternati.

Come comportarsi

è opportuno non sottovalutare nessuna tipologia di rumore sia esso causato o meno dallo shock termico, rivolgendosi “con sollecitudine” a esperti in prevenzione dei danni strutturali che interverranno mediante accurato sopralluogo.

LE VIBRAZIONI STRUTTURALI

Perché si manifestano le vibrazioni strutturali? Come individuare la causa? Quando preoccuparsi? Come comportarsi?

Sono dei segnali di criticità percettivi che si manifestano come fenomeno fisico derivante da una o molteplici cause.

L’intensità delle vibrazioni strutturali dipende dall’energia vibrazionale trasportata dalle onde (di compressione, di taglio, di superficie). (Indagini Dinamiche)

Essa è influenzata da alcuni fattori, quali:

  • La Frequenza vibrazionale in una struttura
  • L’Accelerazione vibrazionale in una struttura
  • Distanza dell’onda vibrazionale tra sorgente e struttura
  • Attenuazione dell’onda vibrazionale tra sorgente e struttura

Come individuare la causa

Le vibrazioni strutturali si classificano a seconda della causa scatenante, in: vibrazioni meccaniche, vibrazioni intrinseche (interne all’edificio) e vibrazioni estrinseche (esterne all’edificio). Prima di addurre il segnale critico ad una tipologia di vibrazione è importante attenersi alle informazioni riportate nelle Guida pratica.

LE VIBRAZIONI MECCANICHE

Le vibrazioni meccaniche sono onde dinamiche e variabili (dette anche oscillazioni) che, attraversando l’elemento strutturale, vanno ad interagire con il suo materiale costituente.

Questi segnali di criticità saranno percepibili, qualora si verificasse una o più cause d’instabilità strutturali dell’edificio tra le seguenti: (Analisi vibrazionale)

  • La riduzione delle prestazioni di resistenza della struttura
  • Il degrado generale in cui versano la maggior parte dei fabbricati
  • Errori di progettazione e/o di costruzione
  • Le modifiche strutturali (rispetto al disegno progettuale originario) non progettate a regola d’arte (piani rialzati, cambi di destinazione d’uso, improprio ridimensionamento dei pilastri portanti, etc.)
  • La superficialità nelle fasi di controllo e collaudo
  • Il mancato intervento di adeguamento progettuale degli edifici o costruzioni NON recenti

Quando preoccuparsi

Le Vibrazioni meccaniche, rientrano tra i gravi segnali manifestanti criticità e instabilità strutturali in atto.

Come comportarsi

E’ opportuno non sottovalutare questo Segnale di criticità percepibile, allontanandosi “senza esitazione” dall’edificio e poi, successivamente, rivolgersi “rapidamente” a esperti in prevenzione dei danni strutturali che interverranno mediante accurato sopralluogo.

VIBRAZIONI INTRINSECHE (INTERNE ALL’EDIFICIO)

Le vibrazioni intrinseche sono onde vibrazionali (dette anche oscillazioni) provocate da fonti esterne alla struttura. Queste vibrazioni sono definite intrinseche perché si propagano attraversando il “sottosuolo”, sino a raggiungere il terreno in fondazione su cui è stato costruito l’edificio coinvolto. (Analisi vibrazionale)

Le principali cause scatenanti le vibrazioni intrinseche (interne all’edificio) sono:

  • Il Sisma (terremoto).
  • Il Traffico veicolare (automobili, furgoni, motocicli, autobus, camion e autotreni): tra gli effetti negativi si annoverano danni strutturali, uditivi e ambientali.
  • Il Traffico ferroviario (treni, tram e metropolitane): tra gli effetti negativi si riscontrano i danni strutturali agli edifici coinvolti con la conseguente minaccia, per la stabilità, la sicurezza e l’incolumità degli occupanti.
  • Gli Eventi (sportivi, musicali, fiere, etc.): possono generare onde vibrazionali imponenti, capaci di arrecare danni strutturali.
  • Le Attività industriali (scavi finalizzati all’attività edilizia; realizzazione di Tunnel sotterranei; perforazioni; battitura ed infissione di pali).
  • Le Attività ambientali (vento, moti ondosi, etc.).

Quando preoccuparsi

Le vibrazioni intrinseche (interne all’edificio) potrebbero suggerire delle irregolarità strutturali in atto.

Come comportarsi

E’ opportuno non sottovalutare questo segnale di criticità percepibile, allontanandosi “precauzionalmente” dall’edificio e poi, successivamente, rivolgersi ad esperti in prevenzione dei danni strutturali che interverranno mediante accurato sopralluogo.

LE VIBRAZIONI ESTRINSECHE (ESTERNE ALL’EDIFICIO)

Le vibrazioni estrinseche sono onde vibrazionali (dette anche oscillazioni) provocate da fonti interne alla struttura. Questa tipologia di vibrazioni sono definite estrinseche, perché dissipano la loro energia vibrazionale all’interno dell’edificio sollecitando l’elasticità naturale dei materiali costituenti.

Questo segnale di criticità deriva dall’attività umana, dagli impianti termici e dagli impianti tecnologici. (Analisi vibrazionale)

Le principali cause scatenanti sono i grandi macchinari e l’ubicazione degl’impianti interni agli edifici: (Rilievo Impianti)

  • Industriali (motori elettrici, gruppi elettrogeni, trasformatori elettrici, etc.).
  • Attività commerciali ubicate in locali interrati (presse; piegatrici; macchinari per la produzione di grandi dimensioni)
  • Condominiali e per uso abitativo (impianti termici, impianti fotovoltaici, impianti degli ascensori, etc.)

Quando preoccuparsi

Gli edifici soggetti a vibrazioni estrinseche (esterne all’edificio), nel tempo, potrebbero rivelare danni strutturali e, nei casi gravi, manifestare evidente compromissione della stabilità e sicurezza degli edifici coinvolti.

Come comportarsi

E’ opportuno non sottovalutare questo Segnale di criticità percepibile, risanando “prontamente” ciascun danno riscontrato nell’edificio e poi, successivamente, rivolgersi ad esperti in prevenzione dei danni strutturali che interverranno mediante accurato sopralluogo.